“Che si dice stamattina nei Caffè?” Per essere informato sulla situazione politica, Carlo Alberto di Savoia-Carignano, rivolgeva spesso questa domanda ai propri consiglieri, perché parte della storia d’Italia è stata scritta proprio nei Caffè di Torino. Cavour era solito recarsi al Caffè Fiorio, Massimo D’Azeglio, Giolitti ed Einaudi preferivano Baratti&Milano, mentre De Gasperi si rilassava al Caffè Torino. Alexandre Dumas era un habitué del Bicerin (il “bicchierino”), Guido Gozzano frequentava le sale Art Nouveau di Mulassano, Platti era il locale ideale di Cesare Pavese.
Ancora oggi i Caffè Storici sono parte del costume e della cultura della città, tappa obbligata per gustare le specialità della pasticceria subalpina in un’atmosfera unica di eleganza e di stile.
[tratto da comune.torino.it]
il tuo blog è davvero interessante. Io non sono ancora andata a visitare la mostra di Degas,ma conto di farlo al più presto
RispondiEliminaGrazie. Maria Luisa
RispondiElimina